E' di pochi giorni fa la notizia del cambio di allenatore a Lecce: via Franco Lerda, dentro Antonio Toma, 49 anni, originario di Maglie, che dalla guida delle Beretti giallorossa è passato in prima squadra coronando il sogno di una vita. Toma, già "secondo" di Conte a Bari e a Bergamo, qualche anno fa salì agli onori della cronaca per un gol d'antologia. Secondo alcuni, fu addirittura più bello della prodezza di Maradona ai Mondiali in Messico nella memorabile sfida con l'Inghilterra. Tutto partì da un sondaggio del quotidiano "Marca" che chiese ai propri lettori di scegliere il gol più bello della storia. A vincere fu proprio una rete di Toma che segnò nella stagione '91-'92. Avversario di turno? L'Agropoli. Era una partita di serie D, un video, seppur di bassa qualità, ancora oggi fa il giro del web mostrando Toma partire da metà campo palla al piede, dribblare tutta la difesa cilentana, portiere compreso, e appoggiare il pallone in rete.
Per una volta nella mia vita ho superato Diego - dice Toma a Famiglia Cristiana con un pizzico di soddisfazione. Lui era il mio idolo. Ho cercato di emularlo, anche se la mia non è stata una carriera così luminosa. Quello di Agopoli è sicuramente uno dei miei ricordi più belli. Mancavano pochi minuti al termine di una partita inchiodata sullo 0-0. Spinto dal mio estro, decisi di fare tutto da solo, scartai mezza squadra e riuscii a segnare un gol meraviglioso, incredibile. Il sondaggio del quotidiano Marca mi ha piacevolmente sorpreso. Io davanti al mitico Maradona: chi lavrebbe mai detto. Sulla sua carriera Toma ha un pizzico di rammarico: Avrei sicuramente potuto fare molto di più. Sono rimasto nel Salento invece di trasferirmi altrove e dare una svolta alla mia carriera. Ma, ormai è acqua passata. Mi consolo con il gol più bello di sempre, anche se Maradona resta unico e inimitabile".